- 20 Luglio 2025
Dichiarazione di conformità alla regola dell’arte: guida completa 2025
La dichiarazione di conformità alla regola dell’arte è un documento fondamentale per garantire sicurezza e la regolarità degli impianti. In questa guida aggiornala al 2025 scoprirai cosa significa “regola dell’arte”, chi è obbligato a rilasciare la dichiarazione e cosa fare in assenza del documento.
Che cos’è la dichiarazione di conformità alla regola dell’arte?
La dichiarazione di conformità alla regola dell’arte, spesso chiamata anche DICO è un certificato obbligatorio che dimostra che l’impianto è stato installato o modificato le normative tecniche e di sicurezza previste dalla legge.
In Italia, la regola dell’arte è definita dal DM 37/08, il principale riferimento normativo per la realizzazione e la manutenzione degli impianti domestici e industriali. La dichiarazione viene sempre redatta da imprese abilitate e firmata dal responsabile tecnico.
Quando è obbligatoria la dichiarazione di conformità alla regola dell’arte?
Il rilascio della dichiarazione di conformità è previsto nei seguenti casi:
- Dopo l’installazione di un nuovo impianto (gas, termico, idrico, elettrico, climatizzazione);
- Dopo ogni modifica o ampliamento di impianti esistenti;
- A seguito del certificato di agibilità per nuove costruzioni edilizie
Chi rilascia la dichiarazione di conformità alla regola dell’arte?
Sono tenuti a rilasciare la dichiarazione:
- Le imprese installatrici abilitate regolarmente iscritte alla camera di commercio con specifici requisiti professionali;
- Il responsabile tecnico dell’impresa, con firma obbligatoria sul documento;
- Nei casi previsti, anche il progettista abilitato allega la documentazione tecnica.
Il committente dei lavori ha sempre l’obbligo di affidarsi a professionisti qualificati per ottenere una dichiarazione valida e conforme alla legge.
Come viene gestita la dichiarazione di conformità?
Dopo il rilascio, l’impresa ha l’obbligo di:
- Consegnare la dichiarazione al committente, che è responsabile della sua conservazione;
- In caso di pratiche edilizie (es. nuove costruzioni o ristrutturazioni rilevanti), depositare copia presso il Comune entro 30 giorni;
- Per impianti come gas, idrico, termico o climatizzazione, non è previsto alcun deposito al Comune, ma la dichiarazione può essere richiesta dagli enti competenti (ad esempio per l’attivazione della fornitura o per il certificato di agibilità);
- Assicurarsi comunque che la dichiarazione sia correttamente compilata e firmata.
Approfondimenti utili
Cosa fare se non c’è la dichiarazione di conformità?
Per impianti realizzati prima del 27 marzo 2008, è possibile sanare la situazione con una dichiarazione di rispondenza (DIRI). La DIRI viene redatta da:
- Un professionista iscritto all’albo con almeno cinque anni di esperienza;
- Oppure un responsabile tecnico con esperienza documentata di almeno cinque anni.
Per impianti realizzati dopo il 2008, la dichiarazione di rispondenza non è valida. L’unica soluzione è:
- Effettuare una modifica tecnica con rilascio di nuova dichiarazione di conformità;
- Oppure utilizzare documenti alternativi come il Rapporto tecnico di compatibilità (RTC) o il rapporto tecnico di verifica (UNI 10738) in casi specifici, soprattutto per gli impianti gas.
Conclusione
La dichiarazione di conformità alla regola dell’arte tutela committente e installatore, assicurando lavori eseguiti a norma e senza rischi di sanzioni. È obbligatoria in molte situazioni e rappresenta una garanzia di sicurezza per chi vive o utilizza l’immobile.
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